La sede dei musei è la “Ciasa de ra Regoles”. Si tratta di uno degli edifici “civili” più importanti di Cortina d’Ampezzo, accanto al Comùn Vècio, ed ha alle sue spalle una lunga storia. L’edificio denota la tipologia dell’edilizia urbana austriaca dell’Ottocento nel tetto a padiglione, nel cornicione sagomato e nella mancanza di poggioli. Il fabbricato nacque come scuola, voluta dal decano Rudiferia, il quale convinse il Comune nel 1825 a costruire l’edificio, ultimato nel 1827. Nel 1868, già troppo piccolo per il numero di alcuni alunni, fu sopraelevato di un piano. Il fabbricato rimase “ Scuole Popolari” fino all’inaugurazione nel 1938 delle nuove scuole elementari sotto la canonica. Dal 1957 è la sede delle Regole d’Ampezzo, le Comunioni Familiari Montane che da secoli gestiscono il territorio ampezzano. Nel 1971-72 ra Ciasa de Ra Regoles venne radicalmente ristrutturata all’interno. Nel 1974 fu inaugurato il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi e nel 1975 vennero aperti il Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini” e il Museo Etnograifco “Regole d’Ampezzo”. Nel 1999-2000 sono stati restaurati il tetto e gli affreschi esterni. Sulle facciate si possono ammirare gli stemmi delle singole Regole d’Ampezzo.

  • Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi”:
    la collezione d’arte moderna donata alle Regole d’Ampezzo da Rosa Braun Rimoldi è una delle più importanti in Italia. In vari decenni di collezionismo, a partire dal 1923, Mario Rimoldi riuscì a mettere insieme dipinti e sculture dei maggiori esponenti del Novecento italiano. Da segnalare la presenza di ben 54 dipinti di Filippo De Pisis, 32 opere di Mario Sironi, 11 De Chirico e 6 Campigli. Tra gli altri artisti figurano: Carrà, Cesetti, Depero, Guidi, Guttuso, Martini, Morandi, Music, Rosai, Sassu, Savinio, Semeghini, Severini, Soffici, Tomea, Tosi, Vedova. Il museo espone a turno le oltre 400 opere della collezione, ma anche quadri provenienti da altri musei. Molte opere del museo vengono ogni anno concesse per prestigiose esposizioni internazionali.
  • Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini”:
    Nelle vetrine del museo paleontologico sono racchiusi milioni di anni di storia della vita sulla terra. Una storia che si può immaginare vagando con occhio attento tra le mille forme delle creature marine che, pietrificate dal tempo, testimoniano un periodo che ebbe inizio oltre 200 milioni di anni fa, quando un mare calmo di tipo tropicale copriva la terra. Si tratta di una delle più consistenti collezioni di fossili oggi esistenti: gusci di invertebrati marini, coralli, spugne, fossili d’innumerevoli animali. Si deve al ricercatore ampezzano Rinaldo Zardini la sistematica raccolta dei fossili in tutta l’area dolomitica, la loro catalogazione e organizzazione in una collezione, che testimonia l’evoluzione geologica delle Dolomiti.
  • Museo Etnografico “Regole d’Ampezzo”:
    Il museo raccoglie gli antichi utensili, gli attrezzi, le realizzazioni di una cultura agro-silvo-pastorale. La lavorazione artistica del metallo, dal ferro battuto alla filigrana d’argento, gli oggetti realizzati in legno pregiato finemente intarsiato con madreperla e fili metallici, i costumi tipici dei tempi passati, i ricordi delle vicende storiche: tutte testimonianze di un patrimonio di tradizioni giunto fino a noi grazie alla saggezza del popolo ampezzano che ha saputo conservare la memoria delle proprie origini.
  • Trampolino Olimpico Italia:
    Il trampolino è stato costruito nel 1955, in occasione delle VII° Olimpiadi invernali di Cortina, sulla stessa collina dove, fin dagli anni Trenta, esisteva già un trampolino in legno per il salto sugli sci. L’inaugurazione ufficiale del trampolino Italia è avvenuta l’8 dicembre 1955. La progettazione, i calcoli statici e gli studi realizzati vi sono stati curati dagli ingegneriPiero Pozzati, Guglielmo Holzner, Enzo Montovani, Luciano Berti, Reinhard Straumann. trampolino olimpico Italia ha ospitato competizioni nazionali e internazionali di salto con gli sci, gare di Coppa del mondo e il Gran Prix delle nazioni di salto con gli sci. Oltre alla normale attività sportiva di salto, vi si fanno prove di snow rafting. In estate la pista di atterraggio del trampolino è usufruita per allenamenti e partite di calcio e quale sede di un Concorso Ippico Nazionale di Salto Ostacoli. La struttura è cava in cemento armato. La torre, dotata di ascensore interno, è alta 54 m. La rampa diagonale di slancio è lungo 86,5 m. compreso il dente. E’ ricoperta di legno con una scalinata di accesso al suo interno. L’inclinazione massima della rampa è di 35°. La pista di atterraggio è inclinata sul punto massimo di 38°. La distanza limite per la sicurezza dell’atterraggio (punto K) è di 86.5 m. dal dente di lancio. Nelle torrette laterali su 6 piani vi sono i settori per i giudici, la stampa e le autorità. Le tribune laterali hanno una capacità di 3.000 spettatori. L’anfiteatro che circonda il piano di decelerazione e l’arrivo è formato di gradoni erbosi. Vi possono sostare circo 40.000 spettatori.